GLI ARCHI DELLA BEAR ARCHERY CON LAMINA DI ALLUMINIO



Il primo nuovo modello di arco, introdotto nel 1949 dopo la partenza di Nels è stato il Grizzly.
Il Polar ed il Kodiak sono stati introdotti l'anno successivo, nel 1950.
Questi archi del 1949-1950 ed inizio del 1951 possono essere facilmente riconosciuti dalla laminazione di alluminio nei flettenti.
L’alluminio venne recuperato dalla demolizione di un bombardiere B-17 della seconda guerra mondiale, il cui acquisto fu gestito con il governo tramite  Glenn St. Charles.

La lamina di alluminio sul Kodiak ed il Grizzly si trova solo all’interno, in mezzo agli strati di acero con la fibra di vetro sulle facce esterne.
Sul Polar invece, la lamina di alluminio si trova anche sulla parte esterna dei flettenti.

Nel 1949 e 1950 la Bear Archery utilizzava una fibra di vetro bi-direzionale (fortisan) ed il disegno di questa trama dava l’idea di un intreccio come quello utilizzato per fare i cesti.
Nel 1951 si iniziò ad usare una nuova lamina uni–direzionale di fibra di vetro, in cui tutte le fibre correvano longitudinalmente lungo i flettenti.
Questa caratteristica evidenzia e distingue la produzione dei modelli del 1949-1950 da quella del 1951. Nel 1951 per la realizzazione del Grizzly venivano ancora utilizzate le lamine di alluminio, ma molto presto, sempre nello stesso anno questo tipo di componente venne abbandonata a causa delle numerose rotture segnalate.
Il Kodiak è stato introdotto nel 1950 con le lamine in fibra di vetro bi-direzionale e le lamine di alluminio. Nei primi mesi del 1951, così come per il Grizzly, venne introdotta la fibra di vetro uni-direzionale ma restò ancora presente la laminazione di alluminio.
Questa evoluzione delle lamine in fibra di vetro sugli archi avvenne approssimativamente intorno al numero di serie 5000.
Poi, verso la metà del 1951, la laminazione in alluminio venne abbandonata.
Così per 1951 si troveranno dei Kodiak con lamine in alluminio e fibra di vetro bidirezionale, con lamine di alluminio e fibra di vetro unidirezionale e senza lamine di alluminio e con fibra di vetro unidirezionale.
Questa laminazione di alluminio sui flettenti causava delle vibrazioni residue durante il tiro che finivano sulla mano dell’arco creando un notevole “handshock” non gradito dall’arciere ma ancora peggio, queste vibrazioni provocarono, con il tempo, una delaminazione dei flettenti su un grande numero di archi.
Questo fatto arrecò un forte disturbo alle finanze della Bear Archery che onorò le sempre condizioni di garanzia sostituendo tutti gli archi rotti.
 
 
               
Bear Grizzly del 1950