STORIA DELLA PUMA WERK LAUTERJUNG & SOHN

 

 

La città di Solingen è considerata in Germania, la “casa” della coltelleria di alta qualità. Questa località è stato teatro del successo della PUMA-WERK, Lauterjung & Sohn, da  più di due secoli. La filosofia costruttiva, basata su standard elevati, ha prodotto risultati impressionanti nell’ambiente della caccia, dello sport e, i coltelli con il marchio PUMA, sono tra i più conosciuti e ricercati in tutto il mondo. La PUMA-WERK, Lauterjung & Sohn, attualmente impiega circa 100 dipendenti altamente qualificati. La ditta è rimasta di proprietà della famiglia fin dalla sua fondazione, oltre 200 anni fa Johann Wilhelm Lauterjung ebbe il suo marchio registrato nella celebre “Solingen Master Cutlers Guild” nel 1769, prima della Rivoluzione francese (1789) e dell'invenzione della macchina a vapore. Utilizzando questo marchio diedero il via ad un lungo e fruttuoso periodo di duro lavoro artigianale eseguito dal fondatore che lavorava con il figlio, Johann Wilhelm Lauterjung (1755-1820), e il nipote, Nathanael Lauterjung (1784-1839), in una casetta a fianco del fiume Wupper. Gli artigiani di Solingen avevano imparato a sfruttare la potenza dell'acqua del Wupper per alimentare le loro mole abrasive. Nel laboratorio Lauterjung i primi coltelli erano, a quel tempo, ottenuti utilizzando pietre abrasive pesanti e naturali. All'inizio del XIX secolo vi erano ancora 93 strutture per la molatura e 6 per il taglio e la forgia, ancora operative, lungo il fiume Wupper e i suoi sette affluenti. L'invenzione della macchina a vapore portò cambiamenti strutturali all'interno della coltelleria locale e le aziende si avvicinarono al centro dell’allora, ancora piccola, città di Solingen. Così Mathanael Lauterjung (1815-1865), pronipote del fondatore, spostò la sua azienda a Solingen. Questo laboratorio si ampliò rapidamente grazie Ernst Otto Lauterjung (1855-1931) che creò la prima piccola fabbrica della PUMA.  A quel tempo una cura particolare era richiesta per la produzione di vari articoli di coltelleria di qualità. La produzione comprendeva rasoi, forbici da barbiere, coltelli da tasca, ma anche "armi bianche", come stiletti, coltelli da caccia e sciabole. I rari cataloghi dell’epoca, dipinti a mano, testimoniano in modo impressionante la varia gamma di coltelleria prodotta. La generazione successiva, Eugen Lauterjung (1883-1969) e Franz Lauterjung (1888-1976), entrati nella società dopo la prima guerra mondiale, erano i primi membri della famiglia ad essere "solo" uomini d'affari. Sotto la loro influenza crebbe l’esportazione che portò ad un notevole incremento di produzione. Per fare fronte alla domanda, i due manager, fecero realizzare un grande edificio, ancora ad oggi sede della fabbrica principale. Da allora la PUMA-WERK in Solingen ha avuto due luoghi di produzione. Entrambi erano dotati di macchine efficienti per fornire l'assistenza necessaria per i processi eseguiti a mano per far fronte alla crescente richiesta di coltelleria. Inoltre l’azienda abbandonò l’usanza comune di distribuire il lavoro “nelle case” del quartiere circostante e portò gli artigiani ad operare dentro la fabbrica. Questa scelta creò stupore a Solingen ma portò ad un miglioramento della qualità in quanto tutte le fasi di produzione erano direttamente controllate all'interno dello stabilimento. Dopo la seconda guerra mondiale, l'ingresso in azienda di Oswald von Frankenberg e Ludwigsdorf in azienda, portò ad un cambiamento fondamentale nella PUMA-WERK. Il programma di produzione venne riorganizzato completamente. Così come un cacciatore esperto, conosce bene quanto gli serve per ogni esigenza di caccia, Oswald von Frankenberg und Ludwigsdorf si specializzarono nella produzione di coltelli ad uso outdoor, per la caccia, la pesca e lo sport riducendo la produzione di rasoi e forbici per parrucchiere. Alla PUMA-WERK, in stretta collaborazione con Walter Frevert, una famosa guardia forestale (tra le altre cose è stato responsabile della foresta demaniale di Rominten e per molti anni presidente della Bloodhound Association International), sono stati prodotti coltelli da caccia coperti da brevetto, disegnati per ogni esigenza di caccia in ogni specifica parte del mondo.  Puntando su un’attenta selezione di prodotti e continuando a impiegare metodi di produzione tradizionale la PUMA-WERK, Lauterjung & Sohn fece un passo avanti nel mercato internazionale. Oggi l'azienda occupa una posizione leader nel settore della caccia, pesca e coltelli sportivi. Nel 1967 la signora Renate von Frankenberg rilevò l'azienda dal padre come socio accomandatario Franz Lauterjung. Ciò significa che la PUMA-WERK entra nella sesta generazione della famiglia proprietaria, con la famiglia Lauterjung direttamente responsabile per il funzionamento della società fin dal suo inizio. L'azienda nel frattempo si era ampliata, per la quinta volta con un ulteriore nuovo edificio. La produzione avviene in modo che il personale altamente specializzato possa usufruire di servizi moderni e accoglienti. Tuttavia alla PUMA si cura ancora la tradizione: coltelli di pregio sono prodotti nella fabbrica esattamente come 200 anni prima, ovviamente utilizzando la moderna tecnologia per ridurre tempi e la fatica dell’artigiano. Lavoro manuale di prima classe e materiali ben selezionati hanno formato l'immagine del marchio PUMA in tutto il mondo.

 

 

CRONISTORIA DELLA PUMA - WERK

 

1769 Johann Wilhelm Lauterjung writes down his trademark in the knife makers role of Solingen - the PUMA history began. 1855 His great-grandchild Nathanael (1815-1865) moved the production to the nearby city of Solingen. 1876 His son, Ernst Otto Lauterjung (1855-1931) for the first time also manufactures pocket-knives, stilettos, sabers and hunting knives in an additional small factory. 1900 On May 26th the name "PUMA-Werk, Lauterjung und Sohn" is written down on the Solingen register of companies. 1920 The sons Eugen (1883-1961) and Franz (1888-1976) build a second plant in Solingen and push the export. So PUMA got known internationally before the II. World War. 1936-1945 During the second World War the production is put under the authority of the war industry. 1946 Return to the civilian production of pocket- and household knives. 1953 Oswald von Frankenberg and Ludwigsdorf (1915-1986), husband of Renate Lauterjung, changes the produktion on functional hunting, fishing, outdoor and sporting knives. In cooperation with top forestray commissioner Walte Frevert, a numerous PUMA classics are developed (Waidbesteck, Jagdnicker, Waidmesser, universal hunting knife and hog spear). The bloodhound leader Tassius designs the Rüdemann and the Wildtöte. 1956 PUMA develops the model White Hunter for the East african hunting organization. 1964 PUMA introduces the number system. Every model gets an examining number of its own, incl. guarantee exercise book, with production year. 1967 Renate von Frankenberg takes over the management in the PUMA-Werk. 1986 Oswald von Frankenberg and Ludwigsdorf dies and leaves an economically highly profitable and internationally recognized enterprise behind. 1991 Sale of PUMA-Werk to the Solinger family Hindrichs. 1995 Harald Lauer, already active in the enterprise since the end of the seventies, becomes Managing director of PUMA-Werk. Under his management new production methods are forced, e.g. CNC controllers and laser technology. 1998 Sale to businessman Heiner Hiepass-Aryus and removal to the modern industrial area "Aufderhöhe". 2003 Next to the classic line PUMA offers its customers a series of very qualitative knives in traditional design under the label "PUMA IP" ( PUMA International Production). 2008 With "Puma TEC" the company completes its knife program with economically attractive, fixed blade and folding knives in a modern look. 2009 PUMA celebrates its 240 year company anniversary. In honor of the anniversary, new hunting knives series arise in classical PUMA style which modified according to the latest ergonomic knowledge. 2009 / 2010 The traditional company provides a internet program "PUMA Individual" in which the customer can assemble his own original PUMA knife independently and individually.